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DETTO TRA ME e ME (articolo del Socio Giovanni TANCREDI)

DETTO TRA ME e ME

Cari amici mi scrivo, cosi mi distraggo un pò.

Sta succedendo il finimondo: il coronavirus arrivato dalla Cina con furore” ci ha catapultati nella fantascienza da incubo. Nell’incertezza generale, almeno una cosa è certa: Internet ha abolito l’ignoranza.  A tutti, persino ad un ministro che, a sua volta, l’ha usata per abolire la povertà. Scriviamo tutti e non legge più nessuno. Perciò mi scrivo da solo , senza leggermi. Siamo diventati tutti  filosofi,  come accade quando si ha la pancia piena. A differenza di Socrate, che sapeva di non sapere, noi sappiamo.  

Basta un clic su Google e la nostra testa si illumina di scienza.

Non tarderanno ad arrivare le scoperte, per questo il CORINAVIRUS si dà tanto da fare.  Ma lo acchiapperemo, prima o poi. Questione di giorni  o ore. Intanto che il virus impazza, e ci fa impazzire, riflettiamo.

Il problema che innesca tutti gli altri è la bomba demografica.  Miliardi di umani,  che si moltiplicano in maniera esponenziale, trovano nella globalizzazione il turbo per distruggere il pianeta. Come nella maggior parte delle organizzazioni criminali  fra i guru della Globalizzazione  stanno venendo fuori i pentiti.  E cantano, con il nodo alla gola per la vergogna. Si dicono pentiti  di aver  rincoglionito  i popoli, magnificando la costruzione laica della Torre di Babele.   Adesso si rendono conto di essersi comportati da stupidi.  Lo stupido, per definizione, è il più pericoloso fra gli umani, per che riesce a rovinare,   contemporaneamente il prossimo e  se stesso.

Questi pentiti, presi dal panico piangono e si disperano perchè il virus   arriva con la livella,  e loro non sanno  come salvarsi.   

Adesso amici ci dobbiamo salutare, rincuorare  e resistere.  Continuiamo a cazzeggiare, che aiuta, ma rimaniamo a casa.

Prendo in prestito il titolo del bel libro del maestro elementare di Marcello D’Orta, poi il film con Paolo Villaggio,  per dirvi   “IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO”. E spero anche voi.

Giovanni TANCREDI da Altamura
città  del  pane e della AMUCHINA
16-3-2020

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